Filosofo tedesco. Esponente della corrente spiritualistica tedesca e, in
particolare, della reazione al Positivismo, affermatosi in Germania come
materialismo. Contro quest'ultimo, l'
E. cercò di riaffermare i
valori dello spirito umano, soprattutto sul piano della morale e
dell'attività pratica. La sua formazione all'università di
Göttingen fu hegeliana, ma i suoi veri maestri spirituali furono Platone e
Fichte, dai quali trasse il senso quasi religioso della filosofia, in una
Storia della terminologia filosofica. Notevole come introduzione al suo
pensiero è la
Storia e critica dei concetti fondamentali del tempo
presente. Tra le altre opere:
L'unità della vita dello spirito, La
visione della vita nei grandi pensatori e
La validità della
religione che esprimono l'ultimo indirizzo filosofico dello
E. verso
l'attivismo. Nel 1908 ricevette il premio Nobel per la letteratura (Aurich 1846
- Jena 1926).